Nella parola che è anche immagine è proiettata la complessità della nostra identità, legata a quel territorio umorale forte al quale apparteniamo.
Nelle immagini sono declinate tutte le proiezioni, in un andirivieni folle, spericolato, celebrativo, mimetico, mediatico, ambiguo, prelevate dalla realtà. In una incessante ridefinizione dell’apparato critico/visivo che impercettibilmente ci rende complici.