Attinia compie un percorso di ricerca che riguarda la materia, l’incontro degli oggetti, la multiculturalità, il recupero delle cose, il loro ripensamento o il loro riappropriarsi di un senso identitario maggiore. Sono molte le energie che si generano e si fondono nelle opere di Attinia: il gusto del profano, il senso del sacro, una religiosità laica che incrocia la storia, quella grande e quella del quotidiano individuale. C’è la consapevolezza di appartenere a una grande cultura e il coraggio di reinventarla. La scelta dei materiali che compongono le sue installazioni è indispensabile, così materiali di recupero si accostano ad oggetti si uso quotidiano.
Attinia ha toccato anche il linguaggio della videoarte, un’operazione sull’essere donna, che travalica l’individualità per diventare memoria e testimonianza sulla visione e le distorsioni che la società opera sulla figura femminile. Un lavoro che arriva al lato ancestrale dell’essere donna, madre, figlia, dea. Si parte dalla donna oggetto per arrivare alla più antica natura femminile, portatrice di vita, in questa operazione si vede tutta la complessità, la modernità di essere una donna contemporanea.
Dario Ciferri
Sito web: attinia.blogspot.it