La realtà catturata nelle immagini fotografiche di Alba Rossi affronta variabili impreviste, sostiene esiti imprevedibili, conduce verso mondi possibili.
Luoghi lontani diventano motivo d’ispirazione per l’artista che sembra intendere il viaggio come fosse una meta, al di là della destinazione finale. Scorci urbani, paesaggi, particolari, persone e avanzi di cibo, definizione utilizzata per indicare immagini di tavoli apparecchiati, “rubate” dove si è, o si sta per consumare un pasto; una rilettura in chiave contemporanea della classica natura morta.
Sotto il velo della totale casualità si cela l’interesse specifico, lo sguardo necessario, la passione per le corrispondenze silenziose. Immagini provenienti da suoi viaggi, lontanissime nel tempo e nello spazio, vengono avvicinate senza badare a quando, come e dove sono state scattate. Un comporre che procede per accostamento, arrivando a delineare piccole storie ipotetiche, che ruotano intorno a un gioco di sguardi, a una tazzina di caffè, a un treno che passa.
Cristina Petrelli
“In Scripts for love stories Alba Rossi, tra cortocircuiti spaziali e salti temporali, consegna trame per storie mai scritte.”