Vent’anni nel settore della grafica, seguendo aziende come Aprilia, Piaggio, Barilla, Benetton, Lange, ed altre, Luca Bidoli, nel 2007 inizia un proprio percorso da autodidatta nel mondo dell’arte.
Riesce a interessare diversi addetti ai lavori, e realizza una prima personale grazie alla rivista d’arte contemporanea “Juliet”.
Partecipa a vari concorsi, dove spesso viene selezionato tra i finalisti e vincendo nel 2008 un premio con Arte Laguna, di seguito è vincitore del Yicca nel 2009.
Innumerevoli le personali in spazi pubblici e gallerie e le collettive in Italia e all’estero tra le quali ricordiamo: Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia, Castello di Rivara, Arsenale di Venezia, Fabbrica del Vapore di Milano, Flatfiles Gallery di Chicago oltre che a Helsinki.
Si muove realizzando delle serie su tematiche che riguardano le convenzioni, nella religione, nella società, nelle scienze, utilizzando la pittura, oltre al disegno, il video o l’installazione.
In particolare la pittura, che utilizza in modo concettuale, mezzo che più di altri può esprimere soggettività, come a sottolineare di non affermare verità, ma svelare sempre e solo una visione parziale e relativa nelle cose.
“Il mio lavoro si concentra sulle convenzioni. Mi interessa come queste abbiano agito su di me trasformandosi esse stesse in realtà, fede, ossessione.
Lavoro quindi su cose che mi sono state insegnate o che ho respirato.
Meccanismi automatici che uso come filtraggio nella vita che in qualche modo entrano in contrasto con qualcosa di più profondo dentro me. È questo disagio che affiora che mi dona i temi che di volta in volta affronto.”